Design, tradizione e tecnologia per imbarcazioni made in Sardinia ecologiche e silenziose.
Made in Italy Lab incontra Cantiere Savona, azienda italiana con sede in Sardegna che progetta, costruisce e commercializza yacht eco-compatibili che coniugano il silenzio tipico di una barca a vela con le comodità di una barca a motore.
Gli onori di casa li fa Mauro Bandini, responsabile finanza e controllo di Cantiere Savona.
Mauro, grazie di questo incontro con Made in Italy Lab. Parlaci di Cantiere Savona: siamo curiosi di sapere le tappe più significative dell’azienda.
La nostra realtà nasce nel 2010. Io, Andrea e Giovanni, tutti e tre sardi, ci incontriamo in Azimut Benetti, azienda leader mondiale del settore nautico. Diverse giornate assieme cementano la nostra conoscenza. Siamo tre profili diversi: un controller, un architetto e un ingegnere. Gite all’IKEA di Firenze e diverse birre Ichnusa condivise ci fanno capire che possiamo iniziare a pensare a qualcosa per il rilancio della nautica in Sardegna unendo l’esperienza alla voglia di creare impresa.
Da dove deriva il nome aziendale?
È una domanda che ci rivolgono in molti, data l’evidente connotazione sarda dell’iniziativa. La storia della Famiglia Savona, inizia nella seconda metà dell’800 a Cagliari, arrivata in Sardegna dalla Sicilia, da sempre terra di grandi tradizioni marinaresche. Maestri d’ascia da generazioni e legati alla Corona dei Borbone, approdano nell’isola Sarda e fondano il cantiere omonimo, oggi ormai scomparso.
Andrea Columbu, nato in Sardegna, un Savona di quinta generazione, in onore del nonno Efisio Savona, ha promosso l’iniziativa con una nuova compagine societaria: un team giovane, con esperienze diverse, accomunati dalla passione per il mare e la navigazione.
Una lunga storia, non c’è che dire. Come state coniugando passato e presente?
Siamo una generazione che vuole ideare, progettare, produrre e diffondere un concetto di yacht con forte caratterizzazione hi-tech. Cerchiamo di unire tradizione e tecnologia: siamo scienziati che collaborano con artigiani per costruire un prodotto di design, con le mani e con il cuore.
Per concludere il racconto del nostro percorso possiamo dire che siamo in presenza di cinque anni di attività di crescita e di sviluppo in tecnologia con quasi due milioni di euro di investimenti sostenuti. Cantiere Savona Srl è stata costituita nel dicembre 2010, ha sede legale a Gonnosfanadiga in provincia di Cagliari e sede produttiva ad Olbia. La società è attiva da luglio 2012 e iscritta al Registro delle PMI innovative. Nel 2014 ha chiuso un aumento di capitale, con l’ingresso di nuovi soci attraverso la prima piattaforma certificata Consob di Equity Crowdfunding. Oggi Cantiere Savona ha avviato la produzione delle prime imbarcazioni vendute e prosegue le proprie attività di business development.
Hai detto che cercate di unire tradizione e tecnologia: puoi rivelarci qualche dettaglio proprio sulla tecnologia che impiegate per i vostri yacht?
Il nostro SYT, sigla che sta per Solar Yacht Technology, viene installato sulle imbarcazioni di medio-grandi dimensioni, è una tecnologia fotovoltaica a inseguimento che integra nel design della barca dei moduli calpestabili e produttivi di energia. Si tratta di una serie di celle ad alta concentrazione, pilotate da un sistema software brevettato che orienta le celle verso il sole in relazione al geo posizionamento, al giorno dell’anno e sulla base fornite dai clinometri di rotta.
Questa tecnologia dà molteplici vantaggi. Innanzitutto genera un incremento della produttività per effetto dello sfruttamento, in ogni momento, della migliore esposizione possibile, visto e considerato che un normale pannello potrebbe essere del tutto ombreggiato. Inoltre va detto che si integra perfettamente con i sistemi di bordo. Infine c’è quella che possiamo chiamare integrazione stilistica: il pannello diventa una tenda frangisole hitech.
È una tecnologia di vostra invenzione?
Sì, la tecnologia è nostra. Siamo gli unici a proporre questo tipo di tecnologia e questo livello di integrazione. Mentre invece il fotovoltaico piano e largamente utilizzato, specialmente nel mondo della vela. Stiamo lavorando in collaborazione con diversi partner tecnologici a un ibrido integrato che consente il passaggio in automatico dal motore elettrico a quello termico, col modello che già viene usato nell’automotive.
A che tipo di clientela vi rivolgete?
La nostra clientela è un target elevato. Sono armatori maturi con la passione per il mare e le belle cose. Rispettosi della natura e dell’ambiente marino. Attenti al silenzio e al comfort di navigazione ma che allo stesso tempo non rinunciano al lusso, al design italiano e all’unicità del prodotto. Gli yacht di Cantiere Savona sono un acquisto di status, uno sfizio e una passione che tuttavia ha un occhio di riguardo per le generazioni future.
Ma davvero uno yacht come i vostri non produce alcun rumore?
Dovreste vedere la reazione dei pescatori quando a bordo banchina vedono passare una barca da 11 metri che non fa rumore. A volte sorridiamo per le loro facce incuriosite, è evidente che si stiano chiedendo come tutto ciò possa essere possibile.
Quello nautico è uno dei settori di punta del made in Italy. Oggi qual è lo stato di salute delle aziende nautiche italiane rispetto ai concorrenti esteri? In generale, perché le imbarcazioni italiane sono richieste?
Dopo qualche anno di crisi, la nautica, secondo i dati ufficiali del 2016 forniti da Ucina è un settore che sta ripartendo bene. I cantieri si stanno rianimando e i saloni nautici brulicano di persone che sono nuovamente attente ai nuovi prodotti. Serve innovazione e differenziazione. Il cliente estero è affascinato e attratto dal prodotto italiano, il made in Italy è da sempre riconosciuto e apprezzato.
Il cliente cerca la qualità, l’unicità e la creatività del design italiano. In prodotti di alta gamma come questi cerca una qualità sempre al top. Cerca quello stile nel quale noi italiani non siamo secondi a nessuno. Nell’ambito dei giga yacht, cioè nel campo delle imbarcazioni superiori ai 60 metri, vanno molto forte anche i cantieri del nord Europa, con Olanda e Germania a farla da padroni.
Innovazione: una delle parole chiave che sta molto a cuore a Made in Italy Lab. Per voi cosa significa fare prodotti innovativi?
Innovazione per noi vuol dire analizzare i problemi che tutti hanno già visto pensando però a soluzioni alle quali nessuno ha ancora pensato. La nautica non è un settore ancora altamente innovativo, ma si presta perfettamente all’adattamento di tecnologie già esistenti per nuovi utilizzi. Cantiere Savona sta inoltre strutturando sistemi disruptive di fruizione dell’imbarcazione che consentiranno all’armatore di godere della propria imbarcazione senza pensare ai problemi che la stessa può fornire.
Siamo nati con un piano di innovazione co-finanziato dall’UE, abbiamo prodotto una tecnologia, testato un nuovo modello di daycruiser, riprogettato e messo in discussione tutto per cercare la migliore soluzione al minore costo. Per noi fare innovazione è un fattore critico di successo che ci consente di differenziarci dagli enormi squali che navigano in questo mare e questo mercato.
Che significato attribuite all’espressione “made in Italy”?
Oltre che made in Italy possiamo definirci made in Sardinia: siamo legati alla nostra terra e alle nostre tradizioni, a una terra caratterizzata da abilità artigianali dal retaggio secolare. Lo stesso dovrebbe valere per il made in Italy. Un gusto estetico e artistico innato. Una tradizione e una sapienza costruttiva che dovrebbero essere presenti in ogni oggetto che viene classificato come fatto in Italia.
Tuttavia non possiamo permetterci di regionalizzarci in quanto la competizione resta globale, né pensare di smettere di aggiornarci cullandoci sui fasti del passato. Il mondo corre a una velocità sempre più forte. Il made in Italy è anche l’abilità dell’imprenditore o dell’artigiano italiano di adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato con prodotti sempre più personalizzati e tecnologici. Per noi questa definizione rappresenta un valore intrinseco innegabile e veicola i significati di qualità, buon gusto, artigianalità e senso pratico.
Cosa pensate delle tecnologie digitali? Come le impiegate?
Il digitale è talmente il presente che non può essere neppure più considerato il futuro. Le tecnologie digitali ci assistono in ogni fase del processo creativo, produttivo, di commercializzazione e di post vendita. Ormai siamo più visibili online sui social network che sulla carta stampata. Le tecnologie digitali hanno cambiato tutti, armatori compresi.
La nostra azienda nasce digitale e si svilupperà sempre più integrata. Sempre meno tubi e cavi e sempre più canbus e wi-fi a bordo. Al contrario del mondo sempre più cordless, le nostre cime d’ormeggio restano strettamente fisiche! In futuro prevediamo una totale integrazione delle tecnologie di bordo con apparati smartphone e tablet. La gestione energetica dell’imbarcazione e l’utilizzo della domotica consentiranno un’ulteriore riduzione dei consumi e un aumento del comfort.
Progetti interessanti per il futuro?
Cantiere Savona è molto ambiziosa. Siamo dentro a un carro armato per difenderci dai continui attacchi esterni, ma la nostra testa è sempre fuori dalla torretta per guardare alle strategie future. Vogliamo ampliare la gamma di produzione per arrivare a produrre megayacht, vogliamo rivoluzionare la nautica importando un modello che produce a parziale riduzione dei consumi, vogliamo creare un importante polo di refitting e vogliamo creare una rete di servizi per i nostri armatori che dovranno solo pensare a divertirsi. Non abbiamo paura del confronto col mercato, anche quello finanziario. Abbiamo menti sveglie e occhi attenti alle opportunità di business. In un futuro prossimo intendiamo ricorrere a forme di azionariato diffuso per l’espansione della nostra capitalizzazione. Del resto si sa che i sardi sono un popolo di navigatori e viaggiatori.
Made in italy Lab ringrazia Mauro Bandini e tutto lo staff di Cantiere Savona per le informazioni e la disponibilità.
Cantiere Savona
http://www.cantieresavona.it
Via Regina Elena, 6
Gonnosfanadiga (Medio Campidano)
Sardegna
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