Pensieri e prospettive di una delle aziende italiane più interessanti del settore della biocosmesi.
Made in Italy Lab fa visita a un laboratorio artigianale di cosmetica naturale nato da pochi anni, ma capace in brevissimo tempo di attirare su di sé l’attenzione da parte di pubblico e canali di distribuzione.
Con Francesco Lanzalaco, titolare di Bioteko, l’occasione è buona per conoscere l’azienda dal vivo e approfondire alcune tematiche, sia produttive che commerciali, in materia di prodotti cosmetici naturali per la cura e la bellezza del corpo.
Francesco, come nasce Bioteko?
Bioteko è un’azienda artigiana a carattere familiare creata da me e mia sorella Marianna quasi cinque anni fa. Abbiamo fatto caso che molte persone tra amici e conoscenti manifestavano allergie da prodotti chimici contenuti in cosmetici di largo consumo e detergenti per la casa.
All’epoca sia io che mia sorella avevamo terminato da poco gli studi universitari, io in ingegneria e lei in biotecnologia industriale, così abbiamo pensato di dar seguito a questa intuizione cercando di fare qualcosa di importante nel settore della biocosmesi.
Qual è il passo successivo che avete fatto per inserirvi nel settore della biocosmesi?
Ci siamo organizzati e abbiamo iniziato a creare cosmetici naturali, amici e conoscenti sono stati i nostri primi clienti.
Tutti immediatamente hanno riscontrato benefici sulla pelle e non avevano più manifestazioni di intolleranze allergiche.
Da lì in poi abbiamo preso coraggio e creato un piccolo laboratorio artigianale che ci consentisse di affacciarci sul mercato con una linea di cosmetica biologica dedicata a ogni tipo di pelle.
Che differenza c’è tra i cosmetici bio e gli altri?
Un cosmetico biologico è innanzitutto un prodotto certificato da un ente riconosciuto a livello nazionale, dunque controllato dall’inizio alla fine.
Dal punto di vista pratico va detto che un cosmetico tradizionale è composto da oli di sintesi, parabeni, siliconi, addensanti chimici, profumi ricchi di allergeni. Questi componenti, a lungo andare, possono provocare in molte persone dei danni estetici permanenti, come improvvise allergie cutanee, non traspirabilità della pelle, indebolimento del cuoio capelluto e così via.
Tutto ciò non accade con un cosmetico biologico perfettamente formulato, perché è costituito da oli e burri vegetali, addensanti alimentari, tensioattivi vegetali e principi attivi vegetali che danno enormi benefici alla pelle.
Perché gran parte dell’industria cosmetica usa siliconi, petrolati e parabeni?
L’obiettivo di fondo è creare all’apparenza un prodotto super performante. Li troviamo purtroppo in tantissimi prodotti, come shampoo, balsamo, detergenti, creme per il viso e per il corpo.
I siliconi si usano al posto degli oli vegetali perché ungono meno sia sulla pelle che sui capelli. Il problema però è che ostacolano l’ossigenazione e l’idratazione della pelle, con conseguente occlusione dei pori e formazione di brufoli.
I parabeni sono sostanze di sintesi contenute nei conservanti dei cosmetici e servono a proteggere il cosmetico dalla formazione di funghi, muffe e batteri. Il problema è che tali sostanze riescono a penetrare all’interno degli strati della nostra pelle e rimangono cosi nei tessuti per molto tempo.
Le leggi europee considerano tali sostanze come potenziali interferenti endocrini, ovvero sostanze che possono interferire con la normale attività delle ghiandole che producono alcuni ormoni. Questo può causare nel tempo alcune disfunzioni come infertilità.
Bioteko usa tensioattivi di origine vegetale?
Sì e ne spiego il motivo.
Il tensioattivo rappresenta l’ingrediente principale nella formulazione di uno shampoo, un bagnodoccia, un sapone mani o un detergente intimo. È l’elemento che rimuove lo sporco dalla pelle e dai capelli. I cosmetici tradizionali contengono tensioattivi economici come SLES, cioè sodio lauriletere solfato, che risultano fortemente aggressivi e irritanti, perché alterano il ph della pelle rendendolo alcalino. Ciò significa che l’epidermide si priva della sua naturale barriera protettiva.
Nelle nostre formulazioni impieghiamo tensioattivi di origine vegetale, in particolare derivanti da olio di cocco e da olio di oliva. Questi tensioattivi hanno un potere lavante minore, ma non risultano aggressivi nei confronti della pelle, non provocano pertanto irritazioni.
Chi è il vostro cliente tipo?
Sono in prevalenza donne ma devo dire che negli ultimi anni anche moltissimi uomini sono alla ricerca di prodotti di origine biologica per la cura della pelle e del corpo.
Tra i nostri clienti abbiamo sia giovanissimi che persone over 50. Ciò che li accomuna tutti è la volontà di acquistare consapevolmente un prodotto biologico, naturale e certificato.
Sono persone che si informano sulla biocosmesi e tengono alla loro salute, hanno capito che un prodotto biologico applicato regolarmente può portare solo benefici, senza alcun tipo di problemi epidermici e dermatologici come la grande maggioranza dei prodotti in commercio.
Dove si possono acquistare i prodotti Bioteko?
Siamo presenti in erboristerie, bioprofumerie, centri estetici, farmacie e negozio bio specializzati. Ad oggi riusciamo a coprire più del 70% dell’Italia, siamo ancora scoperti in 2-3 regioni ma abbiamo una rete commerciale in continua crescita.
Tutti i nostri prodotti sono inoltre acquistabili online nell’area shop del sito web Bioteko.
Parliamo di made in Italy: cosa rappresenta per te questa definizione?
L’Italia è sempre stato un paese di valori, cultura e tradizioni.
Io associo il termine “made in Italy” alla parola “artigianato”, questo perchè un qualsiasi prodotto artigianale è in grado di poter essere raccontato; perchè dietro ad un prodotto artigianale c’è sempre una storia in grado di essere narrata da chi ogni giorno si deve reinventare per ottenere un prodotto unico nel suo genere.
Tutto ciò credo che sia molto apprezzato dai paesi esteri e dunque ritengo che la ripresa dell’artigianato possa essere la chiave per il rilancio in termini qualitativi del made in Italy.
Cosa intendi invece per innovazione?
L’innovazione non sempre deve essere vista come qualcosa che vada a cancellare un processo produttivo ritenuto non al passo con i tempi.
Nel settore della biocosmesi le tradizioni e le lavorazioni manuali rivestono un ruolo ancora fondamentale, specie per un laboratorio artigianale come il nostro.
In Bioteko effettuiamo ancora manualmente gli estratti di erbe e piante officinali in modo da garantire la totale estrazione dei principi attivi. Prendiamo spunto da ricette erboristiche del passato per rivisitarle e renderle moderne, adatte consumatori dei nostri giorni.
L’innovazione sta appunto nel fare tesoro del passato, prenderne spunto e, se si può, migliorarlo. Serve però intelligenza e buon senso, perché avere un processo produttivo all’avanguardia spesso costringe a far fronte a costi elevati per i macchinari, con il rischio di dover abbassare il livello qualitativo del prodotto finale.
Cosa pensi del fenomeno delle beauty blogger?
Il fenomeno delle beauty blogger è in continua crescita. Noi riceviamo almeno 10 richieste di collaborazione al giorno. Come per tutte le cose, c’è chi lo fa seriamente e chi lo fa per passatempo.
Noi lavoriamo con alcune beauty blogger e devo dire che molte di loro, attraverso le loro recensioni e la loro credibilità riescono a incuriosire o a orientare il gradimento di follower e nuovi potenziali clienti.
Secondo te perché la gente si fida dei blogger che recensiscono prodotti cosmetici?
Ho avuto modo di constatare che molte di loro sono preparate in materia e mettono passione in quello che fanno. Credo sia questo che permetta loro di essere credibili nei confronti del pubblico.
Nel nostro caso devo dire che molte di loro hanno permesso di farci conoscere nel web e nei social. Questo ha creato interessamento sia da parte di utenti che hanno acquistato i prodotti attraverso il nostro ecommerce Bioteko, che da parte dei rivenditori che hanno chiesto delle informazioni per inserire i nostri prodotti nei loro punti vendita.
Dove sarà Bioteko fra 5 anni?
I progetti per il futuro sono tanti. Nell’immediato vorremmo consolidarci il più possibile sul territorio nazionale.
Già stiamo pensando alla nascita di nuove linee di prodotto come rossetti, mascara e eyeliner. Naturalmente tutti prodotti biologici e certificati, com’è nella filosofia Bioteko.
Inoltre vorremmo ampliare l’azienda creando un reparto di produzione di prodotti fitoterapici come tisane, integratori e preparati erboristici.
Solo in Italia oppure anche all’estero?
Anche all’estero. La biocosmesi è un settore in crescita ovunque.
Abbiamo visto l’interesse mostrato da alcuni nostri clienti esteri che provengono soprattutto da Cina, Slovenia, Austria e Danimarca, ed è lì che vorremmo incrementare l’esportazione dei nostri prodotti.
Made in Italy Lab ringrazia Francesco e Marianna Lanzalaco per il piacevole incontro e gli utili approfondimenti su mercato, sviluppi e prospettive dei prodotti cosmetici biologici.
Bioteko
https://www.bioteko.it
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Calvi dell’Umbria (TR)
Umbria
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