Laura Ramacci, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia – “Corso di Laurea in Design”
Ospitiamo un sintetico rapporto di Laura Ramacci, studentessa del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia, che ha sviluppato all’interno del “Corso di Laurea in Design” un progetto di Interior Design per la sede di MADE IN ITALY LAB sul Villaggio Digitale.
Al giorno d’oggi il concetto di sviluppo sta alla base dell’intera nostra società, non solo dal punto di vista tecnologico, ma lo si ritrova anche nell’organizzazione degli stessi ambienti interni che svolgono una funzione importante nel lavoro e nella formazione.
Pertanto, lo sviluppo non prevede solo un riadattamento degli spazi , ma anche delle stesse modalità di lavoro, dove possono essere presenti piccole imprese, oppure nuove figure professionali (come lavoratori autonomi, professionisti che lavorano in smart working e freelance), persone che viaggiano frequentemente ed anche studenti.
Tale evoluzione fa sì che emergano nuovi contesti lavorativi, come gli spazi coworking, allo scopo di venire incontro a tutti quei soggetti che svolgono una professione dentro un ambiente domestico o che necessitano di un luogo specifico nel quale gestire e dare sviluppo alla propria azienda.
Uno spazio coworking
Gli spazi coworking offrono, perciò, un ambiente flessibile e collaborativo in grado di sopperire a tutte le mancanze psicologiche e fisiche a cui sono sottoposte le aziende e le figure lavorative elencate precedentemente.
Lavorare in uno spazio coworking porta numerosi vantaggi sia dal punto di vista sociale che operativo, in quanto grazie ad esso è possibile poter comunicare con altri professionisti e al contempo mantenere la propria attività indipendente. Altresì, le piccole imprese potranno sfruttare tale spazio in diversi modi a seconda delle mansioni che devono espletare.
Questo mi ha portato alla elaborazione di uno dei temi inerenti il progetto Villaggio Digitale, nato all’interno dell’azienda MADE IN ITALY LAB e che io ho sviluppato nel mio tema di tesi.
La mia proposta
Qui propongo un rinnovo dell’attuale Sala Formazione, in modo tale da organizzare gli spazi in base alle esigenze contemporanee, che coinvolgano studenti e lavoratori. Il riadattamento proposto riguarda gli ambienti interni di un edificio industriale, precisamente di un capannone costruito negli anni ‘90, localizzato a Perugia nella zona industriale di Ponte Felcino, in questa stessa realtà sono racchiusi altri concept che fanno parte di un progetto più ampio, coordinati da MADE IN ITALY LAB.
Il concept di Villaggio Digitale è parte di un’idea più vasta, la quale prevede esso come il cervello, ed è proprio grazie a questo, che le aree interne saranno suddivise in base alla funzione dei lobi principali. Ad ognuno sarà assegnato un colore che definirà le emozioni e le funzioni che sarà chiamato a svolgere in ogni ambiente.
Gli obiettivi determinanti di tale elaborato sono la garanzia, in futuro, di flessibilità e tecnologia mantenendo invariata la dinamicità degli spazi interni. Rendendo il posto inclusivo e adatto a persone di tutte le età.
La disposizione attuale vede al piano terra, all’entrata, un’area espositiva e un’altra separata dove ha sede la Sala formazione/riunioni. Mentre al piano superiore, sul soppalco, è disposta l’area uffici, ancora in fase di definizione. In quest’ultima sono disposti tre uffici, uno grande e due piccoli.
Durante la progettazione, l’attuale gestione degli spazi è stata aggiornata, mantenendo comunque, in parte, la suddivisione attuale delle tre aree principali assegnando ad esse nuove ed ulteriori funzioni. Sono stati selezionati allo scopo degli elementi di arredo che rispecchiassero il rispetto per l’ambiente e la funzionalità dello spazio, rendendolo dinamico e flessibile, e che al contempo sia in grado di stare al passo con l’evoluzione della tecnologia.
Le tre aree: A – B – C
Area A
Definita come area espositiva, la mia proposta non include solamente la zona relativa alle esposizioni ma anche una zona relax e di attesa. Può ospitare fino ad un massimo di 20/25 persone ed alla sua altezza sono piazzate delle luci led che vanno ad illuminare centralmente lo spazio dedicato all’esposizione stessa.
Area B
L’area è divisa da una parete vetrata, sulla quale sono disposte due porte antipanico, che aprono alla Sala formazione /riunioni. Nella gestione proposta prevedo il mantenimento della Sala formazione con l’aggiunta della funzione coworking. Inoltre, ho situato un soppalco con poggia oggetti nella parte centrale, in modo da rendere più efficace la funzione della formazione, con una parte adibita a caffetteria. Per rendere più fluido il passaggio di transito ai bagni, ho lasciato uno spazio dietro il soppalco, dove si incontrano dei lockers in cui posizionare i propri oggetti personali.
Area C
Con la proposta di progettazione sono stati ricavati, attraverso una modifica delle aree, ulteriori spazi ottenuti con l’aggiunta di pareti , dove è stato possibile gestire e collocare dei luoghi più funzionali alle aziende. Di fatto è stata ottenuta una sala riunioni (che può essere usata anche per meeting professionali), un ufficio condiviso che può essere anche privato (raccogliendo fino a 6 persone) e due uffici privati con una zona riservata alla stampante.
Conclusione
La mia tesi sul Villaggio Digitale ha lo scopo di proporre nel suo insieme uno spazio accogliente, flessibile e tecnologico che possa essere usato da diverse figure contemporaneamente. Ho cercato di definire gli spazi, trasformandoli e rendendoli adeguati alla versatilità delle differenti mansioni. Questo è stato possibile non solo separando gli spazi, ma anche tenendo conto degli arredi da inserire all’interno e allo stesso tempo facendosi aiutare da questi.
Laura Ramacci
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