Bellezza, creatività e stile nel laboratorio atelier di Olivia Monteforte

La designer di scarpe marchigiana racconta la sua idea di made in Italy.

Raccontare piccole e grandi storie di made in Italy è una nostra grande passione. Conoscere imprenditori e artigiani di valore ci fa toccare con mano un’Italia ricchissima di talenti e di capacità. Ogni volta è un entusiasmante momento di confronto, un’occasione per scambiare idee e suggerimenti, per parlare di tradizione e innovazione. Per capire come e dove migliorare.

Questa volta ci apre le porte del suo laboratorio Olivia Monteforte, giovane artigiana e designer di scarpe su misura, realizzate interamente a mano. Olivia, marchigiana di Pesaro, intuisce che il suo destino è quello dell’artigianato mentre frequenta il corso di Filosofia a Urbino. Decide di inseguire il suo sogno, studiando e lavorando con dedizione fino a creare non un negozio di scarpe, non un outlet di abbigliamento, ma un originalissimo laboratorio atelier nel quale interpreta le personalità e le traduce in scarpe.

Olivia, come descriveresti lo spazio in cui ci troviamo e la figura dell’artigiano oggi?

Un open space che ha sede nella mia città Pesaro, in cui laboratorio e atelier si fondono e la vetrina è il laboratorio stesso. Questo è uno dei punti di partenza su cui ho basato la creazione del luogo dove lavoro: se fino a qualche anno fa l’artigiano era chiuso all’interno della sua bottega e produceva per chi poteva fisicamente scoprirlo, oggi mostra il suo lavoro al mondo, fotografando e pubblicando online quei processi tanto segreti.

Quindi è un artigiano più aperto?

Sì, perché si svela e vuole farsi scoprire. Vuole raccontarsi, narrare la storia delle sue intuizioni, delle opere che crea, delle sue manifatture. Nell’ultimo anno mi sono trovata a riflettere spesso sul come la figura dell’artigiano e l’artigianato stiano cambiando in relazione al modo in cui si comunicano e di come i mestieri antichi vengano reinterpretati dalle menti di oggi. L’artigiano ha cultura, conosce bene la materia che lavora e anche i processi con cui è costruita e prodotta. L’artigianato è un grande patrimonio per l’Italia.

Vieni da un percorso di studi in Filosofia, quindi molto orientato al lato mentale. Ora sei un’artigiana di scarpe con spiccate doti manuali. Ci spieghi come hai messo insieme artigianato e filosofia?

Io realizzo scarpe su misura a mano e con un design dedicato alla personalità di chi dovrà indossare le scarpe, in laboratorio ho poche paia esposte, mi servono per mostrare cosa so fare e in che modo la creazione non abbia limiti. Il limite si supera pensando per errori, andando a cercare quello che la mente razionale dà per impossibile. Bisogna entrare in una nuova logica in cui non si sceglie qualcosa di già esistente, ma lo si crea insieme. Per riuscire in questo anche il cliente deve necessariamente essere immerso nel mio mondo, vedere i miei macchinari, poter annusare e toccare le pelli per comprendere che la vera bellezza della scarpa è nella sua composizione e nella scelta dei materiali usati. È qui che si mescolano artigianato e filosofia: c’è uno scambio di ruoli tra committente e artigiano che rende ogni manufatto unico e che lascia a chi le indosserà l’importante compito di proseguire e completare l’opera.

Puoi dirci qualcosa del processo produttivo dei tuoi prodotti? Riguardo alle materie prime, per esempio.

Oltre all’aspetto creativo, è fondamentale la tappa in conceria. Per un artigiano la qualità delle materie prime ha un’importanza enorme. Acquisto le pelli da una conceria e rimango sempre affascinata nel vedere la conceria all’opera. È un’esperienza dovrebbero poter vivere tutti. Sembra di entrare in un mondo parallelo, poca luce, rumore di acqua e ingranaggi. Enormi bottali di legno che girano su se stessi, a cui si può accedere salendo delle scale mobili, mobili nel senso che hanno le ruote! E poi ci sono i sacchi di tannini e gli agenti per la concia e tanto odore altalenante, dal fetore al delizioso profumo di pelle conciata.

Le tue scarpe sono totalmente made in Italy: qual è il significato che dai a questa espressione?

L’artigianato made in Italy è una matrioska di esperienze, un prodotto che porta in sé mille storie legate a tradizioni locali, segreti tramandati nel tempo e contaminazioni multimediali e digitali.

A proposito di digitale: come stai approcciando le nuove tecnologie?

Sto seguendo con interesse tutte le possibilità date dalla stampa 3D, sia per quanto riguarda la fase di prototipazione che di produzione vera e propria. Quello della stampa 3D è un mondo affascinante ma complesso, ci sono buone opportunità per l’artigiano ma occorre saperle valutare e metterle a frutto. Personalmente credo che la maggior parte degli artigiani pazienterà finché il tutto non diventerà più intuitivo, veloce e sicuramente meno costoso.

Altri esempi concreti che riguardano il digitale e il tuo modo di lavorare?

Il mio utilizzo del digitale è legato soprattutto alla parte comunicativa e al mostrare in che modo una mente contemporanea si approcci ad un mestiere antico. Uso dei social a parte, sto rappresentando la mia immagine e il mio logo attraverso la modellazione 3D papercraft realizzata dal fondatore di Eburgami. Un altro aspetto da non sottovalutare, e che nella mia attività è costantemente presente, è il lavorare in collaborazione. È parlando, confrontandosi e mettendo insieme più intelletti che nascono cose nuove e straordinarie. Da soli non si va mai tanto lontano.

Hai un sogno da realizzare? Cosa desideri per il tuo mestiere nel futuro?

Personalmente, quello che vorrei per il futuro e che penso sarebbe utilissimo nel mio lavoro è la possibilità di accedere ad una realtà virtuale che mi permetta di relazionarmi con le persone lontane nel medesimo modo in cui mi relazione all’interno del mio atelier, far cadere i limiti spazio-temporali e poter vivere e sentire con tutti i sensi anche a distanza. Vorrei che in un futuro prossimo tutti potessero sentire il profumo che si sente in laboratorio, percepire la morbidezza dei pellami e l’atmosfera che si vive in un tradizionale, anche se di ultima generazione, laboratorio artigiano.

Made in Italy Lab saluta Olivia Monteforte e la ringrazia per aver raccontato il suo percorso professionale e aver espresso il suo sincero punto di vista su temi fondamentali per il made in Italy come artigianato, creatività, scarpe, moda e abbigliamento.

Olivia Monteforte
http://www.oliviamonteforte.it
Via Mazzini, 25
Pesaro (PU)
Marche