Mida+ lancia un prodotto in sostituzione di burro e olio di palma.
C’è un’azienda umbra che ha presentato una grande novità nel mondo dell’industria alimentare. Un prodotto potenzialmente rivoluzionario che promette di sostituire burro, olio di palma e margarina nella preparazione di prodotti da forno dolci e salati, senza però rinunciare al gusto.
Ci spiega tutto Filippo Pompili Ferrari uno dei soci fondatori dell’azienda Mida+ ideatore del prodotto Cremolì.
Filippo, qual è il tuo percorso imprenditoriale?
Sono nel settore alimentare in senso stretto da più di dieci anni, ma la mia famiglia viene dal mondo dell’olio di oliva da generazioni. Abbiamo cercato sempre di fare impresa in modo innovativo, prima coprendo il fabbisogno energetico con le rinnovabili e poi offrendo un olio estratto a freddo ma con certi criteri di coltivazione e qualità organolettiche superiori.
Come nasce l’idea di un olio d’oliva spalmabile?
Un importante cliente del sudamericano, intorno al 2013, chiese un olio d’oliva spalmabile alla mia azienda di famiglia, lì va molto forte l’usanza di spalmare gli alimenti. L’idea mi sembrava interessante, ma non avevamo ancora una tecnologia produttiva vera e propria. Mi sono allora dedicato a sviluppare tutti gli aspetti produttivi di questo prodotto e strada facendo sono entrato in contatto con persone importanti del mondo dell’industria alimentare.
È con loro che hai creato Mida+?
Sì, nel 2014. Un socio, originario dell’Umbria, è il responsabile chimico dell’azienda, l’altro socio è Eraldo Rossi, umbro anche lui, che ha avuto esperienze di primo piano nell’industria alimentare con realtà come Melegatti, Colussi e Gentilini.
Cosa avevate in mente?
Il progetto era proprio quello di portare quella materia prima solida, quell’olio spalmabile solido, ad avere le caratteristiche di un burro o di una margarina, in modo tale da poterlo sostituire in tutti i prodotti alimentari, che peccano molto da punto di vista del contenuto. Ci siamo riusciti con Cremolì.
Quali sono le proprietà del grasso vegetale Cremolì?
Negli ultimi anni le popolazioni più agiate sono andate incontro a problemi di salute a causa di un consumo eccessivo di grassi saturi. Parlo di disturbi come colesterolo, obesità, diabete, problemi cardiovascolari e digestivi. Noi abbiamo creato invece un grasso alimentare nobile, perché composto per l’80% da olio d’oliva, quindi vegetale valori nutrizionali pregiati.
Cremolì ha l’80% di grassi saturi in meno rispetto alle margarine, al burro e all’olio di palma. Inoltre è senza conservanti, senza allergeni, senza glutine, senza soia e senza lattosio. Si può usare in qualsiasi prodotto da forno, dolce o salato, artigianale o industriale.
Come ci siete riusciti?
È stato un bel percorso di ricerca e sviluppo, tra impianti prototipali, test di prodotto e prove di processo ci sono voluti più di due anni. Abbiamo cambiato varie volte la ricetta, dovevamo vedere come si comportava il nostro grasso alimentare, sia all’interno di altri prodotti che per conto proprio.
Abbiamo anche lavorato molto sulla friabilità. Sul gusto non abbiamo mai avuto problemi, ma su elasticità e compattezza abbiamo insistito, perché dipendo da componenti come aria e acqua.
Per chi è più indicato il consumo di Cremolì?
È adatto a tutti. Per i motivi che ho detto prima va bene per persone di ogni sesso ed età, e anche per chi ha scelto un’alimentazione vegana o a basso contenuto calorico.
Ma che effetto fa mangiare un cornetto o una torta salata preparati col vostro grasso alimentare a base di olio d’oliva?
Sono più buoni e più leggeri. Più buoni perché è l’elemento di base stesso, cioè l’olio di oliva, ad avere caratteristiche nutrizionali più pregiate. Più leggeri perché Cremolì ha molte meno calorie dei classici burri e margarine. Cuore, stomaco, fegato e intestino ringraziano perché non contiene né conservanti, né allergeni, né glutine, né soia, né lattosio, né olio di palma.
Che effetto fa in bocca?
A differenza di alcune margarine, inoltre, lascia la bocca pulita perché non si impasta. Abbiamo fatto molti test per arrivare a questo risultato. Prima il nostro prodotto aveva un punto di fusione molto alto, poi siamo riusciti ad abbassarlo, per cui ora si scioglie in bocca e non lascia residui granulosi, non è pastoso.
L’olio di palma fa davvero così male?
Di per sé non necessariamente. Tanto è vero che alcuni produttori di dolciumi continuano a usarlo senza problemi. I problemi nascono quando se ne fa un uso massiccio e continuativo per anni e anni. Ci sono studi scientifici e ricerche universitarie internazionali che lo dimostrano. Andrebbe consumato con equilibrio, ma è difficile perché molti prodotti alimentari dei paesi più sviluppati sono a base di olio di palma.
Il consumatore ha diritto a essere informato e consapevole, sono d’accordo con la normativa europea del 2011.
Puoi illustrarci meglio cosa prevedeva questa normativa europea del 2011?
Che per i produttori c’è l’obbligo di specificare la tipologia di oli e grassi vegetali impiegati. Prima si poteva rimanere sul generico, poi però è venuto fuori che c’era olio di palma ovunque: nel cornetto, nel tramezzino, nella pizzetta, nella ciambella. È anche da qui che abbiamo perso il via per creare Mida+ e Cremolì.
Allarghiamo un attimo l’orizzonte: perché il made in Italy piace tanto?
Siamo circondati dal bello ed è un qualcosa che gli altri ci riconoscono. Non dobbiamo abituarci a tutto ciò o darlo per scontato. Dobbiamo respirarlo, viverlo e concretizzarlo in progetti che appunto tengano conto del bello, del buono, dell’invenzione, del territorio e di tutto ciò che il nostro modo di essere italiani rappresenta. Questo è un qualcosa che ci qualifica, e sono gli stranieri stessi a richiedercelo. Quando scelgono un partner o un prodotto italiano è soprattutto a questo che pensano.
Progetti per il futuro?
Vogliamo che il nostro possa diventare un prodotto da grande distribuzione, di largo consumo, per le famiglie quindi. Ora ci rivolgiamo principalmente a un mercato di pasticceri, fornai e industrie alimentari varie. Nel prossimo futuro vogliamo invece che Cremolì possa essere acquistato anche al supermercato, magari in panetti da tenere in frigo come appunto il burro e la margarina.
Stiamo cercando partner, investitori e distributori che ci aiutino a raggiungere l’obiettivo.
Lontano dall’Umbria?
Sì e no. Di sicuro vogliamo rimanere qui con la storica sede produttiva, ma aggiungerne altre anche in altre zone d’Italia, che tra l’altro stiamo già aprendo. Per l’estero invece abbiamo pensato alla formula della licenza di brevetto data in concessione.
Sapete cos’è una fabbrica intelligente? Conoscete il Piano nazionale Impresa 4.0?
Sì e ci stiamo già muovendo in tal senso. Vogliamo che la nostra azienda, una volta acquisita una forma stabile per dimensioni e numero di stabilimenti produttivi riesca ad operare secondo gli strumenti e i parametri dell’industria 4.0.
Made in Italy Lab ringrazia Mida+ per la disponibilità e le informazioni ricevute.
Mida+
http://midapiu.it
Via Caprera snc
Ripabianca di Deruta (PG)
Umbria
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